Crisi economica: ora anche tra noi.

Dopo il crollo della Borsa, delle banche, ora arriva anche nel settore tecnologico. Già dopo anni di crescita nel settore della telefonia e dell’Hi-Tech., ora si taglia.
Purtroppo i grandi gruppi, hanno predisposto un piano di forti tagli e alleggerimenti ai propri organici, per contrastare questa crisi mondiale. Ma vediamo purtroppo questo “bollettino di guerra” di chi si troverà senza lavoro:
a) Europa:
Sony-Ericsson, ha annunciato un piano per 2.000 tagli;
Alcatel Lucent, ha varato altri 4.000 tagli;
Nokia, taglierà 2.300 posti in Germania;
Itv, società inglese network via cavo, ha previsto 1.000 tagli;
eBay, ha previsto 1.000 persone da licenziare;
Paramount, annuncia esuberi di circa 600 unità;
Telecom Italia, ha annunciato 5.000 tagli in 3 anni;
H3G, annuncia il licenziamento di 450 dipendenti tra impiegati e dirigenti;
LA7 (TelecomItaliaMedia), annuncia il taglio di 25 giornalisti e il mancato rinnovo di 12 contratti a termine;
BT Italia, ha annunciato 200 persone in esubero;
Motorola, annuncia 400 tagli, ha chiuso il centro di Torino con 370 posti e altri 30 tra Torino e Milano;
Eutelia, ha previsto il taglio di 2.200 posti di lavoro;
b) Nel mondo:
Yahoo!, ha previsto il licenziamento di 700 persone;
Google, ha licenziato 300 persone della divisione DoubleClick, la prima volta dopo 10 anni;
Siemens, prevede il licenziamento di 17.000 persone in tutto il mondo, comprese le filiali italiane;
HP, sono 24.600 i licenziamenti in tutto il globo, di cui 9.300 saranno quelli che interesseranno l’Europa, M.O. e Africa;
NewLine, ha annunciato il taglio di 400 dipendenti.

Come avete letto, la situazione è molto grave e diventa sempre più difficile mantenere e trovare un’occupazione lavorativa.
Le certezze di un lavoro sicuro sono remote, le aziende a seguito della crisi mondiale stanno rivisitando le loro dotazioni organiche, con conseguenti tagli al personale. Questo significa, famiglie senza reddito, famiglie depresse e senza certezze ma sopratutto, non vedere un futuro per i propri figli.


Windows 7: in arrivo nel 2009.

Figlio di Vista, nipote di Xp, è stato presentato in questi giorni alla stampa, ma in versione beta Windows7. Steve Ballmer, il successore di Bill Gates, ha confermato che sarà un sistema operativo “funzionante” in confronto a Vista. Ma saranno aggiornate le questioni relative sia all’interfaccia grafica che quella della sicurezza. Si parla di eliminare quelle allarmanti finestre di sicurezza, un nuovo sistema di controllo “touch” per i dispositivi dotati di schermo sensibile, ridurre sensibilmente l’uso del processore con adattamento efficace delle nuove tecnologie per i micropc, che ultimamente hanno spopolato in Europa, come es: eepc, msi etcc.
Windows 7 riprende la via già percorsa da Xp, riducendo i consumi e le richieste al processore, nonché alleggerisce anche la funzionalità dell’interfaccia grafica con il potenziamento della taskbar, gestione delle finestre e il controllo dei programmi.
Inoltre a quanto sembra dai beta test, il s.o. carica all’avvio solo i dati e le routine che gli occorrono, così riducendo drasticamente il tempo di accensione. Ma la novità forse più importante, che questo s.o. potrà sfruttare appieno i futuri microprocessori, che oramai sono fermi già da un biennio a 3Ghz. Saranno composti da più noccioli “kernel” i quali saranno in grado di eseguire per ogni nocciolo una miriade di informazioni, si parla che Intel stia progettando un processore con 99 noccioli e sembra che Windows7 possa sfruttare questa tecnologia. Il prossimo anno vedremo chi sfrutterà meglio questa tecnologia, tra Microsoft e Apple, anch’essa impegnata col aggiornamento di Leopard che verrà chiamato SnowLeopard in versione 10.6.. A dire dal Ceo Steve Jobs, verrà aggiornato solo il cuore del s.o., tralasciando l’interfaccia grafica che, comunque sembra già futuristica.
Sarà sicuramente l’anno dei sistemi operativi, ne vedremo delle belle magari…non la odiosa schermata blu!!


Escrow. La nuova truffa online.

E’ l’ennesima truffa online del phishing. Il termine “escrow” dal significato “deposito”, attualmente vi sono alcuni siti internet, che si occupano di intermediare tra il negozio online, che vende materiale tecnologico e l’acquirente della merce. L’utente pagherà il sito di “escrow”, versando una somma per il loro servizio di deposito. Quest’ultimi gestiranno il denaro ricevuto, versando la somma a saldo della merce ricevuta dall’acquirente, ma solo alla consegna della stessa al negozio.
La procedura viene incontro al fine di tutelare gli acquirenti, dai venditori disonesti. Ma il phishing è sempre in agguanto: i truffatori aprono falsi portali di e-commerce, per gestione del deposito(escrow), offrendo beni e servizi a prezzi stracciati. Ma l’utente verrà truffato doppiamente, primo: pagherà la merce che non riceverà mai, di solito prodotti tecnologici di buon fattura; secondo: pagherà per servizi di “escrow” per il deposito richiesto!. Stay in bell!!


A lezione di phishing.

Alcuni giorni fa ho scritto un articolo sulla truffa online, phishing, che ha coinvolto il presidente della Francia Nicolas Sarkozy. Oggi vorrei spiegare in poche parole, come funziona questa tecnica di truffa online, quali sono le modalità di esecuzione, chi sono i phisher, i soggetti coinvolti e chi chiaramente ci rimette in termini di denaro.
Le tecniche sono le seguenti:
A) i phisher sono coloro che inviano ai navigatori della rete una miriade di mail, false, con loghi di banche e poste, nel quale contenuto vengono richiesti la password e l’ identificativo del proprio istituto di credito, per accreditare fantomatiche somme di denaro e/o testare software di sicurezza;
B)i phisher inviano al soggetto un virus che infetta il pc provocando, alla digitazione nel browser del corretto Url della propria banca, il reindirizzamento al sito contraffatto della banca o della posta creato appositamente dal phisher, richiedendo le credenziali di accesso al contocorrente, l’utente ignaro inserirà quanto richiesto.
Questa tecnica è chiamata pharming.
E il denaro?
C) ora il phisher con le credenziali copiate, provvederà a sottrarre denaro dal contocorrente dello sventurato. Ma ancora non gli è possibile, in quanto, non riescono ad eseguire i bonifici dall’Italia e quindi, qui entrano in scena i soggetti residenti(coinvolti).
Questi vengono contattati tramite mail, con la scusa di proporre un lavoro ben remunerato, i quali dovranno fornire il proprio numero di contocorrente, per far transitare il denaro e, dietro il compenso di una percentuale che si aggira tra il 5 e 9% della somma sottratta, provvedono ad eseguire i bonifici a favore del phisher.

Da ultimo vi consiglio, come del resto le banche fanno già da tempo, di non fornire mai credenziali dei vostri conticorrenti e carta di credito a fantomatiche mail di banche, in quanto le stesse se hanno bisogno di Voi vi scrivono con le missive.
Concludo, dicendo che le banche stanno provvedendo a elevare il livello di sicurezza per i conti online, con l’ausilio di password a tempo, ovvero quei dispositivi di keypass che forniscono una password con una durata di 15 secondi. Pertanto al phisher rimane difficile inserirla contemporaneamente al cliente della banca. Intanto oggi mi è arrivata una mail dalla BancaFideuram…Boh sarà vera?!Stay in bell!


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