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A ripetizioni da internet.

Adesso tramite internet è possibile avere ripetizioni.
Il sig Bob Compton un imprenditore americano, ha fondato in India, la Indian Math Online un aula virtuale per studenti americani, al costo di 16$ al mese.
Per ora, ha 20mila iscritti ed è aperta sopratutto ai figli degli immigrati.
Ma il caso di Bob non è il solo, fortunatamente.
Se in Inghilterra è diventata una consuetudine impartire ripetizioni tramite internet, in Italia è stato lanciato un progetto, il MyProf con l’ausilio di Skype.
Gli studenti delle scuole medie e superiori possono porgere il quesito ad un insegnate, la quale provvedera a richiamare lo studente tramite Skype.
Il costo del servizio è di 30€, ma gratuito se le risposte verranno fornite entro un minuto e di 2,5€ per le risposte più impegnative, superiori ai 6 minuti. Le materie trattate,almeno per ora sono italiano, matematica e inglese.
Anche con il fenomeno “Facebook”, che in Italia ha visto negli ultimi mesi un significativo boom di nuovi account, è possibile usarlo sia per le amicizie ovvero tempo libero, ma anche per l’insegnamento, infatti mi risulta che si siano formati dei gruppi di studio, al fine di condividere eventi, collegamenti e dispense.

Mumbai, la notizia corre sul web.

La notizia degli attacchi terroristici nella capitale indiana, Mumbai, corre sul web.
Le news e gli aggiornamenti sulla terrificante situazione che è ha visto come protagonista la capitale economica indiana è stato garantito dai blogger che si trovavano nella città.
I nostri webreporter tramite l’applicazione Twitter, che è una piattaforma di microblogging, in pochissimo tempo sono stati postati oltre 80 tweet concernenti la situazione su Mumbai.
Con Twitter è possibile inviare messaggi di testo con un massimo di 140 caratteri, per capirci simili ai più conosciuti Sms dal cellulare.
Mentre le immagini, sugli attacchi terroristici sono stati inseriti su Flickr, che in tempo reale potevamo osservare palazzi sventrati, gente in piazza e una moltitudine di troupe televisive, le quali trasmettevano i loro servizi con i mezzi tradizionali, per raccontare la cronaca.
Il blog Mumbai Help, che fa parte della piattaforma blog spot, ha offerto i nominativi dei dispersi. Il motto di questo blog é quello di, usare il web per aiutare dove cè più bisogno.
Un altro blog, Metblog.com ha inserito nella sia homepage i numeri di telefono delle strutture sanitarie quali ospedali, ambulatori etc., sensibilizzando le persone a recarsi in ospedale per donare del sangue.
E’ evidente che la rete, grazie ai blogger ha partecipato in prima persona, contribuendo alla divulgazione delle news e delle informazioni alla popolazione colpita dal terrorismo.

FaceBook: usato anche per il business.

Mentre in Italia il fenomeno Facebook viene limitato dalle aziende e non permesso ai dipendenti della P.A., nel resto del mondo viene interpretato in tutt’altro modo.
E’ il caso di un azienda americana, la Serena Software, che lo utilizza come piattaforma Intranet. La società nata nel 1981 è presente in 14 Paesi, con oltre 1000 dipendenti, 35% dei quali lavora direttamente da casa, secondo il suo vicepresidente Renè Bonavie, era necessario passare al web 2.0, anche per quanto concerne il proprio Intranet. Come sappiamo è la rete locale dell’azienda o istituzionale. Quindi l’esigenza era quello di trovare, un innovativa piattaforma, mantenere in contatto le persone e dare un senso di aggregazione. Pertanto il v.p. ha inviato i propri dipendenti ad aprire una pagina su FB, concedendogli un ora per gli aggiornamenti. Ma la cosa forse più divertente, che ha carpito l’entusiasmo degli addetti e quello dell’invito a tutti di compilare il proprio avatar, con una fotografia, ma non la solita da “fototessera” bensì con abbigliamento che caratterizzava la propria personalità. Da lì a poco, venivano “caricate” nel server, fotografie dei dipendenti, chi con la tuta da motociclista, jeansmagliettabianca, e persino quella del V.P. con il completo da golf, la sua passione.
In 24 ore tutti i profili dei collaboratori, su Facebook, erano stati completati.
Così a distanza di qualche giorno, per gli aggiornamenti e la messa Online, i dipendenti hanno iniziato ad usarlo come strumento di lavoro, relazionandosi con i propri clienti, e/o interlocutori, di ogni genere, ognuno lo aggiorna con quello che ritiene opportuno, quali ad es: comunicati aziendali, procedure etcc..
Forse l’idea di Renè Bonavie, ha voluto dimostrare che l’esigenza del divertimento, è naturale per l’uomo, può essere usata per interagire con le aziende e clienti, oltre con che con i propri amici.


Windows 7: in arrivo nel 2009.

Figlio di Vista, nipote di Xp, è stato presentato in questi giorni alla stampa, ma in versione beta Windows7. Steve Ballmer, il successore di Bill Gates, ha confermato che sarà un sistema operativo “funzionante” in confronto a Vista. Ma saranno aggiornate le questioni relative sia all’interfaccia grafica che quella della sicurezza. Si parla di eliminare quelle allarmanti finestre di sicurezza, un nuovo sistema di controllo “touch” per i dispositivi dotati di schermo sensibile, ridurre sensibilmente l’uso del processore con adattamento efficace delle nuove tecnologie per i micropc, che ultimamente hanno spopolato in Europa, come es: eepc, msi etcc.
Windows 7 riprende la via già percorsa da Xp, riducendo i consumi e le richieste al processore, nonché alleggerisce anche la funzionalità dell’interfaccia grafica con il potenziamento della taskbar, gestione delle finestre e il controllo dei programmi.
Inoltre a quanto sembra dai beta test, il s.o. carica all’avvio solo i dati e le routine che gli occorrono, così riducendo drasticamente il tempo di accensione. Ma la novità forse più importante, che questo s.o. potrà sfruttare appieno i futuri microprocessori, che oramai sono fermi già da un biennio a 3Ghz. Saranno composti da più noccioli “kernel” i quali saranno in grado di eseguire per ogni nocciolo una miriade di informazioni, si parla che Intel stia progettando un processore con 99 noccioli e sembra che Windows7 possa sfruttare questa tecnologia. Il prossimo anno vedremo chi sfrutterà meglio questa tecnologia, tra Microsoft e Apple, anch’essa impegnata col aggiornamento di Leopard che verrà chiamato SnowLeopard in versione 10.6.. A dire dal Ceo Steve Jobs, verrà aggiornato solo il cuore del s.o., tralasciando l’interfaccia grafica che, comunque sembra già futuristica.
Sarà sicuramente l’anno dei sistemi operativi, ne vedremo delle belle magari…non la odiosa schermata blu!!


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